lunedì 25 marzo 2019

UNA MORTE MISTERIOSA



In un moderno quartiere di Manhattan viveva una giovane donna rimasta da poco vedova dopo l’improvvisa morte di suo marito. In realtà nessuno aveva scoperto come fosse morto quel pover'uomo . Era misteriosamente scomparso per poi essere stato ritrovato, senza vita, un paio di giorni dopo, in una vecchia stradina malmessa, senza segno di ferite o lesioni gravi, nessuna emorragia interna e nessuna traccia di veleno o droga all’interno del suo corpo. Niente di niente. Non era stato picchiato, non era morto dissanguato e non era morto nemmeno per avvelenamento, né per overdose. Forse aveva un tumore? No. Il suo medico non gli aveva mai riferito nulla a riguardo. Forse aveva avuto un infarto? Può essere, ma perché scomparire così misteriosamente prima di essere colti di sorpresa da un infarto? Oltretutto era un uomo giovane, sulla quarantina, e non aveva mai presentato problemi di cuore.
La moglie non riusciva a darsi pace, aveva chiesto aiuto a tutti, al più bravo investigatore del quartiere, al medico legale, al suo dottore di fiducia e persino a chiunque conoscesse, anche solo di vista, il suo apparentemente defunto marito. Non dormiva la notte, idee malate le circoscrivevano molto spesso l’area celebrale, continuava a domandarsi chi o cosa avesse ucciso suo marito, si chiedeva come lui avesse potuto cessare di vivere senza un apparente motivo. Diciamocelo, se voi foste stati nei suoi panni, non avreste reagito alla stessa maniera? La donna provò persino a cercare qualche oggetto o documento che collegassero il marito ad una presunta attività paranormale, perché era arrivata ad un punto in cui non sapeva davvero più cosa pensare. Effettivamente ciò non fu del tutto inutile!
Frugando nella cabina armadio, trovò una vecchia scatola rossa, con sopra quelli che lei definì scarabocchi incomprensibili. La aprì cautamente: altri scarabocchi su dei fogli di carta giallastra, uno la colpì particolarmente. C’erano dei disegni, disegni di diverse tipologie di mostri, creature fantastiche, per quanto ne sapeva lei. Trovò un altro foglio, più utile. Gli scarabocchi avevano dei corrispondenti nell’alfabeto attuale. Era una traduzione. Tradusse tutto quello che c’era sulla scatola, quello che c’era sui fogli e scoprì qualcosa di abbastanza inquietante. Sulla scatola c’era scritto una frase:“Non sbirciare per nessuna ragione, potrebbe rivelarsi pericoloso.” Sorvolò. I fogli erano pieni di frasi riguardanti gli spiriti, le chimere, i mostri e altre creature. L’ultimo parlava di una sorta di incantesimo, o esperimento che avrebbe riportato indietro da una realtà alternativa queste mostruosità paranormali, ma che avrebbe comportato un danno collaterale durante la sua esecuzione. Continuò a riflettere e a sfogliare, riflettere e sfogliare, quando…
Un quadro appeso saldamente al muro cadde.



La ragazza di ghiaccio

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