lunedì 8 aprile 2019

SOGNI CON UN OCCHIO APERTO DI MARTEDI’ MATTINA


Era un martedì, il flagello della settimana, in quanto le prime due ore consistono nelle lezioni di algebra e geometria. Stare sveglia era l’ultima delle possibilità da me contemplate, e oltretutto non ne starei stata in grado, quindi la scelta migliore mi pareva dormire… ma con un occhio aperto! E perché? Perché non dovevo rovinare la mia condotta distraendomi, e con un occhio chiuso sarei stata distratta solo in parte. Con l’occhio destro seguivo la prof. di matematica che camminava su e giù per la classe spiegando la regola del trasporto e la regola della soppressione, mentre con l’occhio sinistro vedevo tutt’altro. L’estate ad esempio, suvvia, non mi direte che sono l’unica che già sogna il mare cristallino con le sue candide e schiumose onde, il sole bollente, i pantaloncini corti e le infradito? E probabilmente non sono l’unica tredicenne che appena ci pensa si ricorda di avere gli esami e si deprime. Dopo essere stata inondata da questo spaventoso pensiero ho deciso di riaprire anche l’altro occhio, proprio in tempo per essere chiamata alla lavagna ad eseguire un’equazione.


La ragazza di ghiaccio 

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